martedì 10 maggio 2011

Cina, funzionari vendevano bambini

Le autorita' cinesi stanno indagando su un traffico di bambini che ha coinvolto alcuni funzionari governativi nella provincia dello Hunan. Lo riferisce il Global Times. Secondo l'accusa, negli ultimi dieci anni dei funzionari dell'ufficio di pianificazione familiare di Shaoyang hanno preso almeno una ventina di bambini dalla contea di Longhui, bambini nati al di fuori della regola del figlio unico e poi ceduti ad un centro per le adozioni. I bambini, venduti per 3.000 dollari l'uno (mentre ai funzionari andavano circa 130 euro l'uno), sono stati gia' adottati e vivono in diverse parti del pianeta. I funzionari si sono giustificati dicendo di aver fatto del bene visto che le famiglie non avrebbero potuto sostenere le multe per aver messo al mondo figli oltre al primo, ma molte famiglie hanno denunciato che sono stati presi anche i loro figli unici. Gia' nel 2005 si era cominciato a parlare di un caso analogo. L'area dalla quale provengono i bambini venduti si trova sotto la soglia di poverta' e conta oltre un milione di abitanti.
(Fonte Blitz Quotidiano)

lunedì 9 maggio 2011

Su Sky un programma dedicato al non profit

Dal 10 maggio Easybaby (canale 137 di SKY,) apre un nuovo spazio in palinsesto per Easybaby & Friends, il magazine settimanale che il canale mette a disposizione delle associazioni, un programma dedicato al sociale, al non profit e alle iniziative di sostegno per bimbi, donne, famiglie in onda ogni martedì alle ore 21.30 e la domenica alle ore 15.00.
famiglia
Tante storie, tanti temi, tanti cuori, Easybaby & Friends è un programma che dà voce e visibilità mediatica a progetti sociali e solidali firmati da associazioni sia italiane sia straniere. Nel corso di ogni puntata vengono raccontati campagne, interventi, iniziative, ancora in fase di realizzazione o già conclusi con successo, attraverso filmati, reportage, immagini, informazioni e documenti. Easybaby & Friends parte dall’idea che aiutare aiuta a crescere, e che insieme è possibile cambiare, anche con un piccolo gesto o semplicemente informandosi e conoscendo meglio problemi e opportunità di soluzione.
Tutte le associazioni interessate a inviare i propri materiali video per partecipare a Easybaby & Friends trovano al sito www.easybaby.it i riferimenti per contattare la redazione.
Easybaby, canale 137 di SKY, nasce da un’idea di una mamma ex-McKinsey, Lorenza Minola ed è il primo canale televisivo dedicato ai genitori, un canale che parla ai grandi dei piccoli. Con appuntamenti fissi quotidiani, easybaby si prende cura dei genitori e di chi vuole diventarlo (e anche dei nonni, degli zii, delle tate) offrendo tutti i giorni consulenze, pareri e testimonianze di un team di esperti a disposizione del pubblico 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Dalla salute all'educazione, dallo sport alla scuola, dal gioco allo shopping, dal tempo libero con i bambini alla vita di coppia, pediatri, ginecologi, psicologi, sessuologi, educatori, animatori, baby shopper e personal trainer sono accanto a chi è impegnato nel difficile e affascinante mestiere di essere genitore perché…bambini si nasce, genitori si diventa.

Adozioni Internazionali: visita in Italia di una delegazione della Repubblica Democratica del Congo

Nei giorni 28 e 29 aprile 2011 si è svolta la missione in Italia della delegazione della Repubblica Democratica del Congo, guidata dalla signora Véronique Chikwaka Betukumesu, Consigliere e delegata del Ministro del Genere, della Famiglia e del  Bambino. Della delegazione facevano parte alti funzionali del medesimo Ministero, nonché dei Ministri degli Affari Esteri e dell’Interno.
La delegazione è stata ricevuta dal Sen. Giovanardi, Presidente della Commissione per le adozioni internazionali, che ha espresso l’auspicio di una costruttiva cooperazione tra i due Paesi nella tutela dei diritti dell’infanzia. Come sempre, all’incontro sono stati presenti anche i rappresentanti degli enti italiani autorizzati ad operare nella Repubblica Democratica del Congo nel campo delle adozioni internazionali.
Nel corso dei lavori le due delegazioni italiana e congolese si sono scambiate approfondite informazioni sui rispettivi sistemi normativi. In particolare, la delegazione congolese ha illustrato il programma di lavoro del Ministro del Genere, della Famiglia e del Bambino, che intende arrivare quanto prima alla ratifica della Convenzione de L’Aja del 1993.
Le due parti si sono confrontate sui criteri attualmente applicati dalle autorità congolesi che intervengono a vario titolo nell’iter adottivo, soprattutto al fine di individuare e reprimere eventuali abusi o falsi. Le delegazioni hanno altresì preso in considerazione l’opportunità di stipulare un Protocollo bilaterale, volto alla disciplina delle procedure adottive avviate dalle coppie italiane.
Nel corso della missione, la delegazione ospite ha altresì incontrato le famiglie italiane che hanno adottato minori congolesi.
(Fonte Cai)

Le Adozioni devono sempre servire nell'interesse supremo del bambino

"Gli Stati membri dovrebbero garantire una migliore tutela dei minori nel processo di adozione. A dispetto degli accordi internazionali, le realtà di adozione sono ancora molto diverse tra i paesi europei, dando origine a gravi preoccupazioni sui diritti umani", ha detto il Commissario del Consiglio d'Europa per i diritti umani, Thomas Hammarberg, nel pubblicare un documento sul tema dei diritti umani nell'adozione di bambini. La pubblicazione tratta una serie di questioni, in particolare la necessità di garanzie procedurali per garantire che tutti gli attori coinvolti nel processo di adozione rispettino pienamente i diritti dei bambini. Il commissario raccomanda che le adozioni internazionali si facciano solo quando non esistono alternative adeguate domestiche e che siano concordate all'interno di normative internazionali. Hammarberg chiede norme più severe per l'accreditamento delle agenzie di adozione e di un divieto esplicito delle adozioni non regolamentate da qualsiasi paese di origine. Inoltre, il Commissario raccomanda di adottare misure per prevenire qualsiasi rischio che i bambini diventino apolidi nel processo di adozione internazionale e per combattere la diffusione di informazioni false, fornendo informazioni precise sulle adozioni internazionali. Il commissario chiede particolare attenzione sulle adozioni fatte nel periodo immediatamente successivo a situazioni di emergenza, al fine di impedire eventuali abusi e violazioni di obblighi internazionali. "Anche se questo principio è stato generalmente seguito dai paesi europei negli ultimi anni, le adozioni di haitiani dopo il terremoto del gennaio 2010 ha dimostrato la fragilità della sua applicazione. E 'fondamentale imparare da questa esperienza al fine di salvaguardare i diritti dei bambini in ogni situazione di emergenza future e adottare un approccio particolarmente vigile per garantire la conformità con gli standard internazionali ".

venerdì 29 aprile 2011

Onlus. L'Agenzia cambia nome

E' in Gazzetta Ufficiale da 24 ore. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri numero 51 del 26 gennaio 2011 è stato ufficialmente pubblicato. Con questo provvedimento si modifica la denominazione dell'ormai nota Agenzia per le Onlus in Agenzia per il Terzo settore.
Tra le novità la riduzione dei componenti dell'Agenzia da 10 più il presidente a 5 più il presidente, mentre gli incarichi rimangono sostanzialmente invariati. Il cambiamento è stato suggerito e successivamente accolto per evitare una riduzione eccessiva delle attività dell'Agenzia. La denominazione onlus, infatti, restringerebbe eccessivamente il campo di intervento dell'ente alle sole organizzazioni non lucrative di utilità sociale, quando invece l'attività dell'istituto si rivolge a molti più soggetti.
La nuova denominazione entrerà ufficialmente in vigore dal prossimo 11 maggio. In allegato il testo del DPCM: "Modifiche al regolamento recante norme per l'Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilita' sociale di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 marzo 2001, n. 329".
(Fonte Vita)

Etiopia: dopo la riduzione delle adozioni, quale futuro per i bambini?

A giudicare dal gran numero di genitori adottivi americani ed europei e dei loro bambini etiopi per le strade di Addis Abeba non è una sorpresa che l’Etiopia sia una delle destinazioni più popolari per le adozioni in tutto il mondo.
Le adozioni dall’Etiopia sono notevolmente aumentate nel corso degli anni con un picco di circa 2.500 adozioni nel 2010.
Tuttavia, a dispetto del grande interesse da parte dei genitori adottivi occidentali, questi numeri dovrebbero essere relativamente più bassi nel 2011.
Ciò sarà dovuto principalmente alla nuova direttiva del Ministero del Governo etiope responsabile delle adozioni all’estero, il Ministero delle Donne, Bambini e Gioventù.
Il Ministero ha infatti deciso di ridurre il numero di bambini adottati a livello internazionale di ben il 90%, per eliminare i presunti abusi nelle procedure di adozione di alcune agenzie. Secondo le indagini, diversi bambini con genitori vivi sono stati dati in adozione in modo illegale da parte di operatori senza scrupoli. Tali illegalità e l’incidenza del traffico di esseri umani hanno coinvolto le adozioni in Asia e in altri paesi africani.
Questa direttiva del Governo etiope è stata accolta con sentimenti contrastanti. Alcuni, tra i quali l’avvocato Ato Tewdros, hanno apprezzato la decisione di lasciare i bambini in Etiopia.
“Mi arrabbio quando vedo bambini strappati dalla loro terra e dal loro popolo. Capisco la realtà del nostro paese: la povertà e gli effetti sociali di HIV/AIDS. Nonostante ciò io continuo a credere che ci sia qualcosa che possiamo fare come nazione per mantenere qui i nostri figli piuttosto che crescere in una società straniera in cui sarà sempre estraneo“.
(continua a leggere l'articolo sul sito dell'Aibi)

Lazio: presentato nuovo protocollo regionale su adozioni

“Il vero problema in tema di adozioni è rappresentato dall’eccessiva permanenza dei bambini e delle bambine nei centri di accoglienza. È necessario, quindi, accelerare i tempi, perché i bambini hanno diritto ad avere una famiglia che è un tutt’uno con il diritto ad avere un futuro. Dal momento che proprio la famiglia è il gruppo fondamentale della società, l’ambiente naturale per la crescita e il benessere dei minori”.

Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, presentando presso il Tribunale per i minorenni di Roma il nuovo Protocollo regionale in materia di adozioni nazionali e internazionali elaborato dal  Comitato tecnico di coordinamento della Regione Lazio. Un protocollo che, a più di dieci anni di distanza dal precedente, definisce un nuovo modello organizzativo e operativo tra la Regione, i Comuni, le Asl, gli Enti autorizzati per l’Adozione internazionale e il Tribunale per i minori, fondato sul principio dell’integrazione socio-sanitaria dei servizi. E che prevede la partecipazione ai lavori delle Associazioni familiari con un’esperienza almeno quinquennale nel campo delle adozioni.
(continua a leggere l'articolo sul sito New Tuscia).