venerdì 29 aprile 2011

Etiopia: dopo la riduzione delle adozioni, quale futuro per i bambini?

A giudicare dal gran numero di genitori adottivi americani ed europei e dei loro bambini etiopi per le strade di Addis Abeba non è una sorpresa che l’Etiopia sia una delle destinazioni più popolari per le adozioni in tutto il mondo.
Le adozioni dall’Etiopia sono notevolmente aumentate nel corso degli anni con un picco di circa 2.500 adozioni nel 2010.
Tuttavia, a dispetto del grande interesse da parte dei genitori adottivi occidentali, questi numeri dovrebbero essere relativamente più bassi nel 2011.
Ciò sarà dovuto principalmente alla nuova direttiva del Ministero del Governo etiope responsabile delle adozioni all’estero, il Ministero delle Donne, Bambini e Gioventù.
Il Ministero ha infatti deciso di ridurre il numero di bambini adottati a livello internazionale di ben il 90%, per eliminare i presunti abusi nelle procedure di adozione di alcune agenzie. Secondo le indagini, diversi bambini con genitori vivi sono stati dati in adozione in modo illegale da parte di operatori senza scrupoli. Tali illegalità e l’incidenza del traffico di esseri umani hanno coinvolto le adozioni in Asia e in altri paesi africani.
Questa direttiva del Governo etiope è stata accolta con sentimenti contrastanti. Alcuni, tra i quali l’avvocato Ato Tewdros, hanno apprezzato la decisione di lasciare i bambini in Etiopia.
“Mi arrabbio quando vedo bambini strappati dalla loro terra e dal loro popolo. Capisco la realtà del nostro paese: la povertà e gli effetti sociali di HIV/AIDS. Nonostante ciò io continuo a credere che ci sia qualcosa che possiamo fare come nazione per mantenere qui i nostri figli piuttosto che crescere in una società straniera in cui sarà sempre estraneo“.
(continua a leggere l'articolo sul sito dell'Aibi)

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