Saranno 8 gli interventi che prenderanno avvio tra il 2010 e il 2011 da nord a sud Italia sotto il segno di "Casa Dolce Casa - Mamme Bimbi Futuro", il progetto nazionale di intervento a favore dei nuclei mamma-bambino in difficoltà, ideato e realizzato grazie ad una partnership tra fondazioni d'impresa: Fondazione UMANA MENTE del Gruppo Allianz e Enel Cuore la Onlus di Enel in collaborazione con la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità.
L'accodo nasce dalla condivisione di interessi comuni: il sostegno di una problematica sociale di forte impatto oltre che sulla persona, sulla comunità e sulle istituzioni.
Il progetto sostiene una serie di interventi per la creazione o il potenziamento di strutture residenziali e diurne attraverso l'apporto di risorse e servizi secondo le specificità e competenze dei diversi enti d'erogazione.
Al progetto sono stati destinati da Fondazione UMANA MENTE e da Enel Cuore Onlus un totale di 2 milioni di euro.
Enel Cuore sostiene i costi strutturali e infrastrutturali per realizzare le strutture abitative: ristrutturazione dei locali, acquisto di materiali e attrezzature. La Fondazione UMANA MENTE si occupa dello start up, del monitoraggio dei progetti e sostiene i costi per la gestione della struttura. Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, il cui supporto viene valutato di volta in volta, realizza percorsi di training e orientamento al lavoro per la madre e di formazione agli operatori del servizio.
"Casa Dolce Casa" è stato ideato per rispondere al crescente bisogno sul territorio di strutture di accoglienza per mamme sole in difficoltà - donne vittime di violenza e maltrattamento, fisici e psicologici, in tutti gli ambiti, a partire da quello familiare - e per i loro bambini. Un luogo fisico protetto all'interno del quale le madri, sentendosi accudite e protette, possano risolvere eventuali conflitti individuali o con il minore e trovare la forza di implementare le proprie capacità di autonomia professionale, e i minori possano vivere in un ambiente protetto che prevenga la rottura del rapporto madre-bambino e che gli consenta la riduzione e il contenimento di situazioni di disagio socio-educativo-relazionale. Luoghi strutturati capaci di sostenere il nucleo mono-genitoriale nel processo di crescita e maturazione al fine di costruire insieme a uno staff di specialisti un percorso verso l'autonomia che faccia leva sulle risorse e capacità personali. Le comunità mamma-bambino verranno gestite da organizzazioni del privato sociale del territorio che attraverso operatori e volontari offriranno sostegno e cura a minori e donne.
Degli 8 interventi pianificati nei mesi scorsi ne sono state realizzati tre: un centro diurno per 42 nuclei familiari promosso dai sette enti della Rete Madre-Bambino/a sul territorio di Genova; due comunità residenziali, la prima a Passignano sul Trasimeno (PG) realizzata dalla Cooperativa BorgoRete e la seconda a Pachino (SR) con l'Associazione L'Albero della Vita onlus. Le due comunità residenziali potranno accogliere fino a 4 nuclei mamma-bambino per un totale di 10-12 persone ciascuna come da standard regionali. Gli altri 5 interventi in avvio saranno realizzati a Castel Bolognese (Ravenna), Marcianise (Caserta), Quartucciu (Cagliari), Sessant (Asti) e Calolziocorte (Lecco).
Il 28 novembre a Castel Bolognese (RA), verrà inaugurata la quarta struttura destinata a 5 nuclei madre-bambino. Sarà gestita dall'Associazione San Giuseppe e Santa Rita Onlus.
(Fonte Nonprofitonline)
L'accodo nasce dalla condivisione di interessi comuni: il sostegno di una problematica sociale di forte impatto oltre che sulla persona, sulla comunità e sulle istituzioni.
Il progetto sostiene una serie di interventi per la creazione o il potenziamento di strutture residenziali e diurne attraverso l'apporto di risorse e servizi secondo le specificità e competenze dei diversi enti d'erogazione.
Al progetto sono stati destinati da Fondazione UMANA MENTE e da Enel Cuore Onlus un totale di 2 milioni di euro.
Enel Cuore sostiene i costi strutturali e infrastrutturali per realizzare le strutture abitative: ristrutturazione dei locali, acquisto di materiali e attrezzature. La Fondazione UMANA MENTE si occupa dello start up, del monitoraggio dei progetti e sostiene i costi per la gestione della struttura. Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, il cui supporto viene valutato di volta in volta, realizza percorsi di training e orientamento al lavoro per la madre e di formazione agli operatori del servizio.
"Casa Dolce Casa" è stato ideato per rispondere al crescente bisogno sul territorio di strutture di accoglienza per mamme sole in difficoltà - donne vittime di violenza e maltrattamento, fisici e psicologici, in tutti gli ambiti, a partire da quello familiare - e per i loro bambini. Un luogo fisico protetto all'interno del quale le madri, sentendosi accudite e protette, possano risolvere eventuali conflitti individuali o con il minore e trovare la forza di implementare le proprie capacità di autonomia professionale, e i minori possano vivere in un ambiente protetto che prevenga la rottura del rapporto madre-bambino e che gli consenta la riduzione e il contenimento di situazioni di disagio socio-educativo-relazionale. Luoghi strutturati capaci di sostenere il nucleo mono-genitoriale nel processo di crescita e maturazione al fine di costruire insieme a uno staff di specialisti un percorso verso l'autonomia che faccia leva sulle risorse e capacità personali. Le comunità mamma-bambino verranno gestite da organizzazioni del privato sociale del territorio che attraverso operatori e volontari offriranno sostegno e cura a minori e donne.
Degli 8 interventi pianificati nei mesi scorsi ne sono state realizzati tre: un centro diurno per 42 nuclei familiari promosso dai sette enti della Rete Madre-Bambino/a sul territorio di Genova; due comunità residenziali, la prima a Passignano sul Trasimeno (PG) realizzata dalla Cooperativa BorgoRete e la seconda a Pachino (SR) con l'Associazione L'Albero della Vita onlus. Le due comunità residenziali potranno accogliere fino a 4 nuclei mamma-bambino per un totale di 10-12 persone ciascuna come da standard regionali. Gli altri 5 interventi in avvio saranno realizzati a Castel Bolognese (Ravenna), Marcianise (Caserta), Quartucciu (Cagliari), Sessant (Asti) e Calolziocorte (Lecco).
Il 28 novembre a Castel Bolognese (RA), verrà inaugurata la quarta struttura destinata a 5 nuclei madre-bambino. Sarà gestita dall'Associazione San Giuseppe e Santa Rita Onlus.
(Fonte Nonprofitonline)
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