giovedì 18 novembre 2010

Da Save the Children il primo Atlante dell'infanzia in Italia

Un «tesoro» di oltre 10 milioni di bambini, di cui 1.756.000 in povertà: Save the Children lancia, a Roma, nella sede di Bankitalia, il primo Atlante dell'infanzia in Italia. Attraverso più di 70 mappe e il sito www.atlanteminori.it, lo speciale "abecedario" contiene le principali informazioni sui minori nel nostro paese: dalle città più «giovani» ai nomi più diffusi, dai bambini soli e a rischio sfruttamento a quelli poveri, dalle città più inquinate al verde pubblico a disposizione di ogni bimbo, dagli asili nido alla dispersione scolastica. «Il lancio dell'Atlante presso palazzo Kock - spiega il direttore generale di Save the Children Italia, Valerio Neri - non è casuale. Bankitalia per statuto e missione protegge e governa il "tesoro" economico-finanziario italiano ed è per questo che c'è sembrato di grande forza simbolica l'idea di presentare presso questa sede istituzionale il nostro Atlante del "tesoro" umano d'Italia, cioè i bambini».
In un messaggio inviato a Save the Children, il presidente della Camera, Gianfranco Fini ha sottolineato come «stato e autonomie locali devono sperimentare, con il massimo impegno, una politica di effettiva sussidiarietà e di leale cooperazione, ispirata all'esigenza di garantire a tutti i bambini, in qualunque parte del paese vivano, una effettiva parità di condizioni, cure sempre adeguate e una istruzione moderna ed efficace».
Sfogliando tra le "pagine" dell'Atlante, si scopre come i nomi più diffusi per i bimbi nati da genitori italiani, siano Francesco, Alessandro, Matteo, Antonio e Giuseppe, mentre tra le bambine spiccano Giulia e Sofia. Anche mamma e papà stranieri preferiscono nomi di battesimo italiani, come Alessia e Matteo, ma anche alcuni nomi stranieri, come l'asiatico Aya, gli arabi Malak (angelo) e Hiba (regalo) per le femmine. Per i maschi, Adam precede Mohammed, seguito da Rayan e Omar.
Passando invece alle provincie "forzieri" d'Italia, spiccano Roma, dove vivono 697.387 minori, Napoli, con quasi 671mila, Milano, con 636.610, e Torino, con 351.566. Le province più "giovani", vale a dire quelle con le percentuali più elevate di minori, sono in prevalenza al Sud, dove storicamente si fanno più figli. Napoli è in pole position con quasi il 22% di minori sul totale della sua popolazione, seguita da Caserta (21,3%), Caltanissetta, Crotone e Catania (tutte oltre il 20 per cento). Unica eccezione fra le province del Nord, Bolzano, con il 20% di under 18 sul totale dei suoi abitanti. Al Nord invece il primato in negativo (in questo ambito), con Ferrara che ha la quota percentuale più bassa di bambini (12,6 per cento).
(Fonte Il Sole 24ore)

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