L'Italia dovrà pagare 15mila euro di danni a un padre che non riesce, nonostante la sentenza favorevole del Tribunale dei minori, a vedere il proprio figlio. L'uomo, residente a Rimini, si è rivolto alla Corte Europea dei diritti dell'uomo che gli ha dato ragione.
Il riminese, divorziato, ha fatto ricorso prima al Tribunale dei minori per le difficoltà riscontrate nell'esercitare il diritto di far visita, ogni 15 giorni, al figlio. In seguito alla sentenza favorevole del Tribunale sarebbe toccato ai servizi sociali il compito di assicurare le visite, vista anche la difficile situazione psicologica del bambino. Ma così non è stato.
Così l'uomo si è rivolto alla Corte di Strasburgo che ha condannato l'Italia, spiegando che “tutte le autorità coinvolte non hanno agito tempestivamente”. Inoltre, i giudici europei hanno sottolineato che le autorità hanno adottato misure “automatiche e stereotipate senza adattarle al caso specifico, e che di fatto non hanno assicurato all'uomo di poter effettivamente godere del suo diritto a vedere il figlio”.
(Fonte Il Resto del Carlino)
Il riminese, divorziato, ha fatto ricorso prima al Tribunale dei minori per le difficoltà riscontrate nell'esercitare il diritto di far visita, ogni 15 giorni, al figlio. In seguito alla sentenza favorevole del Tribunale sarebbe toccato ai servizi sociali il compito di assicurare le visite, vista anche la difficile situazione psicologica del bambino. Ma così non è stato.
Così l'uomo si è rivolto alla Corte di Strasburgo che ha condannato l'Italia, spiegando che “tutte le autorità coinvolte non hanno agito tempestivamente”. Inoltre, i giudici europei hanno sottolineato che le autorità hanno adottato misure “automatiche e stereotipate senza adattarle al caso specifico, e che di fatto non hanno assicurato all'uomo di poter effettivamente godere del suo diritto a vedere il figlio”.
(Fonte Il Resto del Carlino)
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