Un fisco e un insieme di politiche sociali più eque con le famiglie, all'interno di un progetto finalmente organico per valorizzare le "colonne portanti della società". È questo il contenuto del documento preparatorio al Piano nazionale sulla famiglia elaborato dall'Osservatorio nazionale sulla famiglia, che sarà presentato lunedì prossimo alla Conferenza nazionale della famiglia di Milano, organizzata dal sottosegretario Carlo Giovanardi.
Priorità individuate: una riforma fiscale family friendly, il bilanciamento vita-lavoro in favore dell'inserimento femminile nel mercato del lavoro e la sfida educativa. All'appello lo Stato ma anche le amministrazioni locali e la società civile (imprese, categorie professionali, associazioni di volontariato, fondazioni bancarie, istituzioni culturali etc.) per una vera e propria mobilitazione territoriale.
La vera novità non va rintracciata nei singoli interventi proposti ma nell'indirizzo generale per una politica di welfare sostenibile che metta al centro la famiglia quale soggetto sociale con diritti propri. Ancora tanta strada da fare: i costi non sono stati ancora stimati e il percorso di adozione del piano è lungo. Il comitato tecnico scientifico dell'Osservatorio, presieduto da Pier Paolo Donati, elaborerà un nuovo documento sintetico comprensivo delle proposte più valide arrivate in conferenza dai 10 gruppi di lavoro; seguiranno verifiche e valutazioni economiche e soltanto allora il sottosegretario Giovanardi si assumerà responsabilità politica del piano che andrà sottoposto al vaglio della Conferenza unificata e dei ministeri competenti prima di arrivare al consiglio dei ministri. Ottimisticamente, bisognerà attendere almeno 10 – 12 mesi. Un'anticipazione dei contenuti del documento preparatorio arriva da questo vocabolario di principi ispiratori e misure suggerite.
Si può leggere l'articolo integrale sul sito del Il Sole 24ore
Priorità individuate: una riforma fiscale family friendly, il bilanciamento vita-lavoro in favore dell'inserimento femminile nel mercato del lavoro e la sfida educativa. All'appello lo Stato ma anche le amministrazioni locali e la società civile (imprese, categorie professionali, associazioni di volontariato, fondazioni bancarie, istituzioni culturali etc.) per una vera e propria mobilitazione territoriale.
La vera novità non va rintracciata nei singoli interventi proposti ma nell'indirizzo generale per una politica di welfare sostenibile che metta al centro la famiglia quale soggetto sociale con diritti propri. Ancora tanta strada da fare: i costi non sono stati ancora stimati e il percorso di adozione del piano è lungo. Il comitato tecnico scientifico dell'Osservatorio, presieduto da Pier Paolo Donati, elaborerà un nuovo documento sintetico comprensivo delle proposte più valide arrivate in conferenza dai 10 gruppi di lavoro; seguiranno verifiche e valutazioni economiche e soltanto allora il sottosegretario Giovanardi si assumerà responsabilità politica del piano che andrà sottoposto al vaglio della Conferenza unificata e dei ministeri competenti prima di arrivare al consiglio dei ministri. Ottimisticamente, bisognerà attendere almeno 10 – 12 mesi. Un'anticipazione dei contenuti del documento preparatorio arriva da questo vocabolario di principi ispiratori e misure suggerite.
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