Sono sempre più soli, bisognosi di parlare con qualcuno, vittime di abusi o violenze, protagonisti di episodi di bullismo e cyberbullismo. Sono i bambini e gli adolescenti italiani "fotografati" da SOS Telefono Azzurro Onlus, che, in occasione dei 21 anni della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha tracciato un bilancio sulla realtà dei minori nel nostro Paese. Un bilancio con risultati preoccupanti - presentati oggi a Roma - che registrano una costante crescita del disagio, nelle sue più diverse forme, con percentuali spesso raddoppiate rispetto al passato. Dai dati emerge, dunque, un aumento esponenziale del «bisogno di parlare con qualcuno», sintomo di un malessere generale della società: lo denuncia ben il 38% dei minori entrati in contatto con le linee telefoniche dell’Associazione negli ultimi 5 anni.
Nel 2005 la percentuale si assestava al 5,3%. In aumento la solitudine, più che raddoppiata tra i piccoli: se nel 2005 si era al 3,3%, a cinque anni di distanza si giunge all’8,5%. «I bambini restano spesso soli in casa davanti alla tv o al computer - ha commentato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro - e anche quando ci sono i nonni, questi si limitano a garantire la sicurezza dei nipoti ma non a controllarli quando navigano in rete o a dialogare con loro. I dati rilevati nel corso della nostra attività - ha aggiunto - sono dunque allarmanti: da un lato, il risultato della disgregazione sociale, che accentua il sentimento di depauperazione familiare; dall’altro, i rischi connessi ad una incauta esposizione dei minori verso l’esterno attraverso il web e i social network».
Negli ultimi 10 anni il Telefono Azzurro ha gestito 43.252 casi relativi a bambini e adolescenti. Considerando il numero totale dei minori, ciò significa che 1 bambino su 200 ha chiamato per chiedere aiuto. Tra loro, ben 14.772 hanno riferito episodi di violenza. «Cifre più che allarmanti - commenta Caffo - se riflettiamo sul fatto che queste sono solo le situazioni che Telefono Azzurro ha intercettato, ma che rischiano di non rispecchiare la totalità del problema: è logico supporre che esista un vero e proprio sommerso di disagio e violenza inascoltati».
(Fonte La Stampa)
Nel 2005 la percentuale si assestava al 5,3%. In aumento la solitudine, più che raddoppiata tra i piccoli: se nel 2005 si era al 3,3%, a cinque anni di distanza si giunge all’8,5%. «I bambini restano spesso soli in casa davanti alla tv o al computer - ha commentato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro - e anche quando ci sono i nonni, questi si limitano a garantire la sicurezza dei nipoti ma non a controllarli quando navigano in rete o a dialogare con loro. I dati rilevati nel corso della nostra attività - ha aggiunto - sono dunque allarmanti: da un lato, il risultato della disgregazione sociale, che accentua il sentimento di depauperazione familiare; dall’altro, i rischi connessi ad una incauta esposizione dei minori verso l’esterno attraverso il web e i social network».
Negli ultimi 10 anni il Telefono Azzurro ha gestito 43.252 casi relativi a bambini e adolescenti. Considerando il numero totale dei minori, ciò significa che 1 bambino su 200 ha chiamato per chiedere aiuto. Tra loro, ben 14.772 hanno riferito episodi di violenza. «Cifre più che allarmanti - commenta Caffo - se riflettiamo sul fatto che queste sono solo le situazioni che Telefono Azzurro ha intercettato, ma che rischiano di non rispecchiare la totalità del problema: è logico supporre che esista un vero e proprio sommerso di disagio e violenza inascoltati».
(Fonte La Stampa)
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